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Giochi nell’acqua

Scritto da Bruno, Pubblicato in 6-Messico il 27 agosto 2010 – 23:39
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Ancora una volta una trappola! Ero inclinato per fare una curva tranquilla ed ecco che compare un mare di ghiaia. Frenata, imprecazione e poi riflessione: forse sto partecipando a “giochi senza frontiere” nuova edizione. L’obiettivo non è arrivare in fretta, ma è collezionare il minor numero di penalità! Non è un gioco di velocità ma di resistenza. Meglio così, penso, almeno ho qualche chance.

Ecco sto attraversando il pueblo di Uxichatitlan (questi sono i nomi) e devo scansare 2 cani, 3 polli (che valgono doppio), bambini che tentano di vendere delle banane, una mucca che dorme sulla strada e 2 cavalli che trainano un carretto. Prima del paese è stata dura perché sulla strada c’era uno smottamento, un albero in mezzo alla strada, buche a go go, fango, ghiaia, pietre, farfalle sul viso (meglio delle api ma più ingombranti specie se spiaccicate sugli occhiali) e macchine guidate stile rally. In più sono comparsi due nuovi tipi di ostacoli: le manifestazioni e le processioni. Oggi l’equipaggio italiano ha trovato una manifestazione di piazza con blocco delle strade e solo grazie alla scaltrezza del pilota è riuscito a non avere penalità aggirando l’ostacolo attraverso una strada sterrata che si arrampicava sulla montagna.

Ma il vero terrore si concretizza ogni incrocio, scuola, posto vagamente abitato, baracchino che vende polli e bibite, passaggio pedonale, insomma ogni 200 metri. Il terrore si chiama “tope” e ”vibradores”. Come possiamo trascurare le tope e i vibradores? Sia mai!

Ma prima una nota di redazione: le tope sono riduttori di velocità singoli che consistono in blocchi di cemento non segnalati che vanno superati a non più di 10Km/h se non si vuole distruggere il mezzo. I vibradores invece sono i riduttori più bassi delle tope ma consecutivi e multipli che shakerano il cervello e lo riducono in pappa. L’accoppiata tope più vibradores è la più temuta perché implica una inchiodata pazzesca pena distruggere la moto e devastare le persone.

Ecco quindi che ad ogni tappa troviamo centinaia di ostacoli di ogni forma e genere e le penalità sono numerose. Per non farci mancare niente poi spruzziamo il tutto con una pioggia torrenziale, nebbia e visibilità azzerata.

Questo nuovo gioco è tosto, molto tosto, ma è con orgoglio che dico che l’equipaggio italiano è in testa e lo svizzero ad una lunghezza. I francesi, belgi etc. sono più distaccati. So che manterremo il distacco fino a destinazione e vinceremo. Non dico “forza italia” per ovvi motivi.

Ebbene sono già stato contattato dalla Gialappa’s per una nuova trasmissione: mai dire fajitas.
Credo che accetterò!


26 Commenti

  1. Daniele scrive:

    Questa è una perla. Ben scritto, ironico, scorrevole. Una bellezza leggerlo. Se fai la strada costiera per andare in Guatemala c’è un tratto con un vento a modi Patagonia; sono solo un centinaio di km ma tira da bestia, poi sparisce. Non lo so perchè, ma è così. Guarda i miei appunti e ti dico che strada è. Saluti all’italian team.

    • Bruno scrive:

      Ciao Daniele, grazie per i complimenti. Non credo di fare la strada che dici tu perchè mi è venuta la volgia di passare per il Belize e saltare il Salvador. Rimarrei quindi più alto.
      Hai suggerimenti su questo tratto?
      Come ti va?

  2. Cecilia scrive:

    vedo che le tope sono uno degli incubi piu’ tremendi del viaggio in messico.
    mi ricordo che avvicinandoci a san cristobal avevamo calcolato una media di una tope ogni 2 km!!!! alcune tope erano a gradino e cosi’ alte che dovevamo fermarci completamente e superarle come quando si parcheggia sul marciapiede.
    in sovrappiu’ (strano che non vi sia ancora capitato di partecipare a questo gioco) varie volte siamo stati bloccati da bande di ragazzini che stazionano da una parte all’altra della strada e che appena arriva una macchina alzano a livello del parabrezza una corda per farti fermare e … chiederti soldi! va da se’ che appena ti fermi li raggiungono i loro fratelli maggiori….
    le prime volte inchiodavo terrorizzata e prima di scrollare dalla macchina la varia umanita’ ci volevano almeno 10 minuti buoni.
    poi man mano che ho acquistato confidenza con il tipo di ostacolo (una corda tesa tenuta da ragazzini non rovina la macchina, ne’ riesce a fermarla…) e via via che il volume delle urla di maurizio saliva “non fermarti, tirali sotto tutti!!” ho superato brillantemente la prova e sono arrivata (anche se con molto, molto ritardo) alla meta agognata.
    purtroppo in quella tappa io e maurizio non abbiamo vinto il premio “amici dell’unicef” …

  3. Cecilia scrive:

    ops, dimenticanza sulle tope!
    ho chiesto ad un messicano come mai tutte queste tope. semafori?
    mi ha spiegato che i messicani dei semafori se ne fregano.
    delle tope basse pure e le superano a tutta velocita’.
    unico rimedio: tope cosi’ alte che se non ti fermi sfondi la macchina.
    con l’aumento del numero dei veicoli il governo e’ stato costretto
    ad alzarle tutte.
    il buon vecchio istinto di sopravvivenza … pensa a quello ogni volta che le superi!

  4. Paolo Crucianelli scrive:

    Finalmente ho capito cosa sono queste Tapas; nell’altra foto in cui ritrai il realtivo cartello non riuscivo a capire che roba fossero. Se mi avessero chiesto prima di questo tuo post cos’è una Tapas, avrei risposto una tortilla farcita!
    Anche io odio quegli affari ma forse, per come guidano in Messico, sono effettivamente necessari…

  5. Daniele scrive:

    Quando parlavi di tope e vibradores mi veniva in mento tutto meno che degli aggeggi per diminuire la velocità….e tra me e me pensavo che sfiga proprio ora che è arrivata Sabine si parla di Tope!!! Ciao Bruno e Sabine siamo tornati!!!

  6. Adriano scrive:

    Ciao Bruno,per seguire il tuo viaggio mi sono evoluto alla linea veloce e come volevasi dimostrare mi si è bloccato il pc. ( mai lasciare la strada vecchia per quella nuova).
    Ora quasi tutto è stato ripristinato. Siamo anche noi a casa ed è tutto il pomeriggio che vediamo le tue foto e leggiamo i commenti.
    Comunque avevamo sempre informazioni aggiornate, anche sulle tue disavventure.
    Se non sei capace lascia perdere i giochi senza frontiere!!!!
    Dai e dai ….. e dai Silvia è riuscita a farmi vendere la moto.
    Quest’anno sicuramente le tue vacanze sono più movimentate delle nostre.
    Ti facciamo tanti auguri di buon proseguimento e un saluto anche a Sabine.
    Adriano e Silvia

    • Bruno scrive:

      Ciao cognato hai venduto la moto alla fine? Mia sorella non è mai stata troppo affezionata al mezzo vero? Potresti portarla in un posto tranquillo, magari venite qui e vedi le urla che ti tira nelle orecchie! :-)
      A prestissimo!

  7. Paolo Crucianelli scrive:

    Nella tua foto sotto al cartello di Chiapas sembri abbronzato, anzi quasi scottato… Come hai fatto sotto al diluvio universale???

  8. DaNiLo scrive:

    Bruno, al prossimo ostacolo tu conti (un, deux, trois) e chi sta con te in moto fischia :)

  9. Ingegnieeer scrive:

    Trois, deux, un… Alè

  10. Keiko scrive:

    Spero che avrai l’occasione di visitare il Messico di nuovo perche’ per me e’ un paese molto simpatico, dove i miei amici sono veramente accoglienti.

    FYI, Alberto Zaccheroni nuovo allenatore del Giappone. Mah. Non m’interessa ma ho pensato che avresti un commento su questo :)

    Saluti a voi due.
    Kx

    • Keiko scrive:

      Ah, ho dimenticato di scrivere.

      Amsterdam e’ senz’altro una citta’ molto simpatica, ma quando avevo 10 anni ci sono andata con i miei genitori per turismo ed ero veramente molto ammalata, e vomitavo ogni giorno (sorry!) e da allora, non ci sono mai tornata. Non e’ la colpa di Amsterdam, e’ colpa della mia memoria, ma volevo dirti che in un modo ti capisco…

      • Bruno scrive:

        Zaccheroni?
        Ma che ridere…vincerete tantissimo!!!! :-)
        Ma non è che non mi stia piacendo il Messico (qui al sud è meglio che a nord) ma hai ragione tu al 100%, un viaggio lo vivi con la testa e senza quella …
        Non è un problema di luogo. Comunque va molto meglio. Oggi Uxmal. I siti Maya sono uno spettacolo.

        Baci

  11. Nonno Nanni 64 scrive:

    molto divertente il racconto di questi ’sexy giochi senza frontiere’!
    … c’erano anche Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi col sombrero?

  12. mauro scrive:

    Ciao Bruno,
    mi ero perso i tuoi aggiornamenti durante le ferie. Leggo che tutto procede bene.
    Un caro saluto.

    ps: ho ottimi ricordi del Messico, tranne appunto le strade e gli attraversamenti dei loro “villaggi”.

  13. Marco Rotondo scrive:

    Volevo darti qualche consiglio ed esserti utile e quindi ho cercato “tope e vibradores” su internet. Non hai idea di quanti siti ho trovato , un sacco di forum (e che forum) e di blogjob dedicati all’argomento. Roba da imparare a usare il mouse con la sinistra…. (mi scuso x questo post….ma hai cominciato tu !)

  14. marco rotondo scrive:

    Ciao Bruno , ho continuato la mia ricerca su internet tesa a darti più informazioni possibili su topas e vibradores.
    Ho trovato alcuni siti interessanti che ti giro :
    http://www.topasyvibradores.org – un vero e proprio portale dedicato all’argomento con foto , forum , blogjob e tanti links.
    http://www.muestratutopa.com – in questo sito le giovani messicane mostrano con foto eloquenti le topas del loro villaggio
    http://www.montadoresdetopas.com – il sito di una azienda specializzata nella installazione dei manufatti in oggetto
    http://www.quevivalatopa.com – qui gli appassionati dell’argomento esprimono con accenti diversi il loro entusiasmo
    http://www.donde_esta_elvibrador.com – gioco a quiz online basato su foto , un po’ come “aguzzate la vista” della Settimana Enigmistica
    http://www.chiapas_y_vibradores – utile per chi si reca nella regione del Chiapas e vuole prevenire dolorosi contrattempi
    http://www.lavatutopa.com – consigli per i solerti cittadini che vogliono tenere in perfetta efficienza un posto nel quale si ritrovano a passare in molti
    http://www.topas_de_todo_elmundo.com : per capire , discutere , confrontarsi con altre realtà transnazionali

    vado avanti o basta così ?

    marco

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